Fino alla prima metà dell’1800, a Terni esistevano molte chiese, o parrocchiali o annesse a monasteri e conventi. Numerose erano anche le Confraternite laiche, che con spirito cristiano, svolgevano assistenza agli infermi, istruivano e aiutavano i poveri. Purtroppo, di queste chiese, poco o nulla ci rimane: solo il nome di alcuni vicoli o vie ne ricordano l’esistenza.
All’interno delle mura cittadine si potevano contare circa una quarantina tra chiese, cappelle ed oratori.
I motivi di queste scomparse sono principalmente due: il primo risale al 1860 quando con un decreto del Regio Commissariato Generale veniva sancita la soppressione di tutte le corporazioni e gli stabilimenti appartenenti agli ordini monastici e alle corporazioni religiose quali conventi e chiese. Due anni dopo questi beni immobili furono devoluti al Demanio dello Stato e qualche anno più tardi concessi al comune che li trasformò in caserme o peggio ancora demoliti per pubblica utilità. Il secondo motivo è quello dei numerosi bombardamenti che Terni subì durante la seconda guerra mondiale che a provocato la distruzione di un notevole patrimonio edilizio.
Segue un elenco approssimato delle chiese, cappelle ed oratori; sulla mappa della città, sono riportati i punti dove sorgono o sorgevano questi edifici.